lunedì 2 luglio 2012

E' questione di superiorità numerica: treccia tricolore

Domenica primo luglio. Fuori il caldo è aberrante, le temperature sono roventi e aspetto amici a cena....c'è la finale degli europei! E allora pizza, pizza per tutti!
Tutto in tavola rievoca i colori della nostra bandiera: focaccia pugliese con pomodorini e rucola, cheese cake salata ai tre colori e non può mancare un buon pane tricolore.
Tutti seduti davanti alla tv, in religioso silenzio, la diretta ha inizio.
Cantano l'inno e la telecamera passa in rassegna i volti, seri e concentrati degli azzurri. 
Ad un tratto la telecamera si sofferma su di lui. Sul ragazzone italianissimo, che si spera compia il miracolo.
E' super Mario. Mi ricordo di lui, quando appena adolescente, militava nel Lumezzane e frequentava il liceo paritario bresciano, in cui ho iniziato la mia carriera da "docente precaria". 
Di tempo ne è passato da allora e, da quanto si apprende dai rotocalchi, il temperamento di super Mario è rimasto lo stesso. Certo, di strada il nostro eroe nazionale ne ha fatta tanta (io invece son rimasta precaria!!!!!) e, insieme ad una squadra fatta di "gente fortissimi" (Zalone docet), ci ha regalato una gran bella emozione. L'emozione di essere giunti sul campo di Kiev e di aver giocato fino all'ultimo goccio di sudore.
Cari amici iberici, ci avete lasciato con l'amaro in bocca, ma la nostra è stata una dignitosa sconfitta.
Sicuramente siete stati bravi, ma è stato solo questione di superiorità numerica!!!!
Grazie azzurri!!!!
E intanto consoliamoci con una mega treccia tricolore....a lievitazione naturale ovviamente.


Questa è la ricetta di un pane all'olio, molto simile a questo impasto, da cui differisce sostanzialmente per l'assenza del latte. Ho fatto due trecce: una a 5 capi e l'altra a 3 capi
Alla fine degli intrecci, quella a cinque capi va leggermente appiattita al cento, creando così un incavo, in cui andrà adagiata la treccia a tre capi. Molto più semplice a farsi che a dirsi.

Per l'impasto bianco (2 cordoni)
75 gr di pasta madre rinfrescata (in alternativa 15 gr di lievito di birra)
100 gr di farina 0 Molino Chiavazza
100 gr di farina manitoba (150 gr se con lievito di birra) Molino Chiavazza
100 gr di acqua (125 gr se con lievito di birra)
25 gr di olio di semi di arachidi
3 gr di zucchero 

  • Nella ciotola della planetaria, con l'aiuto della foglia (K), sciogliere la pasta madre con il latte, l'acqua e lo zucchero a bassa velocità. Aggiungere le farine (tenendone da parte 1 cucchiaio di farina 0), il sale e far incordare bene l'impasto, che risulterà morbido ma incordato. Far andare la macchina per qualche minuto a velocità 1.
  • Aggiungere a filo l'olio, gradatamente. Fare in modo che l'impasto rimanga incordato. 
  • Quando tutto l'olio sarà assorbito, montare il gancio, aggiungere la parte di farina tenuta da parte e lavorare un paio di minuti, sempre a velocità 1.
  • Lasciar riposare l'impasto in una ciotola, coperto con pellicola per almeno 30'.
  • Da questo impasto si otterranno due cordoni: uno per la treccia a 5 capi e un altro per quella a tre capi.

Per l'impasto rosso (3 cordoni)
105 gr di pasta madre rinfrescata (in alternativa 20 gr di lievito di birra) Molino Chiavazza
150 gr di farina 0 Molino Chiavazza
150 gr di farina manitoba (225 gr se con lievito di birra) Molino Chiavazza
90 gr di acqua (125 gr se con lievito di birra)
100 gr di concentrato di pomodoro Cirio
40 gr di olio di semi di arachidi
5 gr di zucchero 

  • Nella ciotola della planetaria, con l'aiuto della foglia (K), sciogliere la pasta madre con il latte, l'acqua e lo zucchero a bassa velocità. Aggiungere il concentrato di pomodoro,le farine (tenendone da parte 1 cucchiaio di farina 0), il sale e far incordare bene l'impasto, che risulterà morbido ma incordato. Far andare la macchina per qualche minuto a velocità 1.
  • Aggiungere a filo l'olio, gradatamente. Fare in modo che l'impasto rimanga incordato. 
  • Quando tutto l'olio sarà assorbito, montare il gancio, aggiungere la parte di farina tenuta da parte e lavorare un paio di minuti, sempre a velocità 1.
  • Lasciar riposare l'impasto in una ciotola, coperto con pellicola per almeno 30'.
  • Da questo impasto si otterranno tre cordoni: due per la treccia a 5 capi e un altro per quella a tre capi.

Per l'impasto verde (3 cordoni)
105 gr di pasta madre rinfrescata (in alternativa 20 gr di lievito di birra) Molino Chiavazza
150 gr di farina 0  Molino Chiavazza
150 gr di farina manitoba (225 gr se con lievito di birra) Molino Chiavazza
90 gr di spinaci (vanno benissimo anche quelli congelati)
60 gr di acqua (95 gr se con lievito di birra)
40 gr di olio di semi di arachidi
5 gr di zucchero 

  • Nella ciotola della planetaria, con l'aiuto della foglia (K), sciogliere la pasta madre con il latte, l'acqua e lo zucchero a bassa velocità. Aggiungere gli spinaci tritati molto finemente, le farine (tenendone da parte 1 cucchiaio di farina 0), il sale e far incordare bene l'impasto, che risulterà morbido ma incordato. Far andare la macchina per qualche minuto a velocità 1.
  • Aggiungere a filo l'olio, gradatamente. Fare in modo che l'impasto rimanga incordato. 
  • Quando tutto l'olio sarà assorbito, montare il gancio, aggiungere la parte di farina tenuta da parte e lavorare un paio di minuti, sempre a velocità 1.
  • Lasciar riposare l'impasto in una ciotola, coperto con pellicola per almeno 30'.
  • Da questo impasto si otterranno tre cordoni: due per la treccia a 5 capi e un altro per quella a tre capi.
Con gli impasto ottenuti, realizzare due trecce, una a cinque capi e l'altra a tre.
Per la treccia a 5 capi utilizzare (alternando i colori con quello bianco al centro) un cordone bianco, 2 rossi e 2 verdi e intrecciare, portando, alternativamente, il primo e il quinto cordone al centro (ovvero alla posizione 3). Come già detto all'inizio, la treccia a cinque capi va leggermente appiattita al cento, creando così un incavo, in cui andrà adagiata la treccia a tre capi. 
Adagiare la treccia su di una teglia rivestita di carta forno e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Cuocere in forno caldo statico a 200° per circa 40 minuti


Con questa ricetta salata partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara