giovedì 8 marzo 2012

Un buon intermezzo settimanale: coniglio all'ischitana

Mi credete se vi dico che se non portavo via i piatti, mio marito avrebbe mangiato anche quello?
Amo molto le carni bianche, ma il ricordo del coniglietto albino della mia compagna di banco alle elementari mi struggeva ogni volta che decidevo di metterne in pentola uno. Poi un giorno mi sono imbattuta nel racconto di Luciano Pignataro e allora mi son decisa!
Luciano Pignataro, critico gastronomico, giornalista e blogger è un guru della cucina partenopea. Il suo racconto mi ha convinta e in barba a tutte le volte che, da bambina, per convincermi a mangiarlo mi dicevano che si trattava di pollo, mi son messa all'opera. Dopo aver faticato un po' per trovare timo e maggiorana fresche, è venuto fuori qualcosa di sublime. Come spiega Pignataro, ci sono due filosofie di pensiero ad Ischia, per la preparazione di questo piatto. Io mi son rifatta a quella occidentale e devo dire che il risultato è stato eccellente, nonostante la mancanza del tegame di creta, che ad Ischia non manca in nessuna casa! Il tegame di creta è fondamentale, ma chi non ce l'avesse utilizzi un buon tegame in acciaio, così come ho fatto io. La prossima volta seguirò il consiglio di Pignataro: con il sughetto, invece che intingere pane a go a go, ci condirò una bella manciata di bucatini!

Breve inciso sulla festa delle donne: non la amo e non la festeggio. Ragazze, svegliamoci. 
Lasciamo che il nostro duro lavoro venga onorato ogni giorno dell'anno e che la nostra dignità sia sempre preservata e mai calpestata!





Libera reinterpretazione di questa ricetta
Ingredienti per 4 persone
6 cosce di coniglio del peso di circa 1200 Kg
300 gr di pomodorini del piennolo Casa Barone
maggiorana fresca qb
2 bicchieri di vino bianco secco
70 ml di olio evo Dante Terre Antiche
Olio di semi di arachidi qb
Sale fino Gemma q.b.
peperoncino q.b
1 spicchio d'aglio

700 gr di patate tagliate a rondelle piuttosto spesse


  • Versare dell'olio di semi di arachidi in una padella capiente. Quando l'olio è ben caldo, rosolare i pezzi di coniglio da entrambi le parti. La rosolatura deve essere perfetta. Si dovrà formare una bella crosticina.
  • Asciugare ben bene i pezzi di coniglio dall'olio in eccesso, con l'aiuto di carta assorbente.
  • Chi possiede un tegame di creta, a questo punto trasferisca i pezzi rosolati nel tegame, insieme all'aglio, dopo che l'olio evo previsto sia diventato ben caldo.  cuocere per circa dieci minuti a fuoco medio.
  • Unire i pomodorini e dopo ancora dieci minuti di cottura, bagnare con il vino.
  • Aggiungere la maggiorana e il timo e salare.
  • Proseguire la cottura per circa 40 minuti a fuoco medio e tegame scoperto.
  • Servire con patate tagliate a rondelle e fritte separatamente.


Con questa ricetta partecipo al contest di Max, "Un coccio al mese per dodici mesi"