martedì 25 settembre 2012

C'è qualcuno che non ha uno ndundero da fare......

A te, che di notte non hai uno ndundero da fare e piuttosto che dormire preferisci imbrattare la mia automobile parcheggiata sotto casa, a te che se ti becco ti ribalto con un solo sguardo fulminante, a te che da ormai più di tre anni mi fai trovare gentili cadeau sul parabrezza dedico questa ricetta.........
Magari stai leggendo e da stanotte metti le mani in pasta, così ti rilassi e forse forse riesci pure a schiacciare un pisolino, invece che uscire di casa con il solo intento di rovinare la giornata al prossimo fin dalle prime luci dell'alba!





Sì avete capito bene, son tre anni che vivo in questo quartiere e quasi ogni mattino, io e i mei vicini, troviamo, a turno, l'auto imbrattata di ogni sudiciume possibile e immaginabile. E' a questo carissimo signore (e a voi tutti ovviamente) che dedico questa ricetta dell'antica tradizione minorese (Minori, Costiera amalfitana), un piatto di pasta fatto in casa, in cui passato e innovazione si fondono meravigliosamente. 
Gli nduderi a Minori si preparano per la festa di Santa Trofimena, la santa protettrice della ridente cittadina. Si tratta di una sorta di "gnocco" di ricotta, che si usa condire con un buon sugo di pomodori. 
Oggi vi regalo la mia variante di questa prelibatezza, che ho voluto prepare con un pesto di pomodorini secchi e sardine portoghesi. 
Un tempo venivano preparati con farina di farro impastata insieme a latte cagliato con il lattice di fico selvatico. Con l'impasto, poi, si formavano delle palline, che venivano cotte in acqua bollente.
Oggi, le cose vengono fatte in maniera un tantino diverse, sostituendo il latte cagliato con la ricotta e la farina di farro con semola rimacinata. Con l'impasto ottenuto, si formano tanti cordoni, dai quali si ricavano gli nduderi, tagliando il cordone in pezzetti, che vanno infine resi concavi, con la pressione delle dita, passandoli sull'apposita tavoletta di legno rigata.
A Minori per Santa Trofimena, li si gusta con un bel ragù, bagnato con il famoso vino tintore, io invece vi regalo questi ndunderi con pesto di pomodorini secchi e sardine portoghesi.
Questa ricetta partecipa al contest di Molino Chiavazza "Paste regionali".



Ingredienti per gli ndunderi (per 6 persone)
500 gr di ricotta
360 gr di semola rimacinata di grano duro Molino Chiavazza
2 uova 
30 gr di parmigiano grattuggiato
sale fino Gemma qb
pepe bianco qb
noce moscata qb
  • Impastare tutti gli ingredienti insieme, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
  • Lasciar riposare l'impasto in frigo per circa mezz'ora.
  • Trascorso questo tempo, formare dei cilindri, grossi più o meno un dito, che andranno tagliati a tocchetti.
  • Con l'aiuto del dito indice,rendere concavi gli ndenderi, passando ciascun pezzetto sul rigagnocchi.


Ingredienti per il pesto
80 gr di pomodorini secchi
50 gr di pecorino grattugiato 
40 gr di mandorle tostate
1 spicchio d'aglio
100 gr di olio evo Dante Terre Antiche
  • Lasciare a bagno, in acqua bollente e con due cucchiai di aceto, i pomodorini per almeno mezz'ora.
  • Trascorso questo tempo, asciugare i pomodorini ben bene.
  • In un mixer, frullare tutti gli ingredienti, eccetto che l'olio.
  • Trasferire il tutto nel bicchiere del frullatore ad immersione e, dopo averlo azionato, aggiungere a filo l'olio, gradatamente.


Composizione del piatto
 ndunderi
pesto di pomodorini
mandorle in pezzetti
 3sardine portoghesi Mareblu
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio evo Dante Terre antiche

  • In una padella piuttosto capiente, scaldare l'olio e lascia imbiondire l'aglio.
  • Eliminare l'aglio e aggiungere le sardine ben diliscate.
  • Lasciar cuocere a fiamma dolce, fino a che le sardine si riducano in crema.
  • Togliere dal fuoco.
  • Nel frattempo, cuocere gli ndenderi in abbondante acqua salata. Saranno cotti, quando vengono a galla. Conservare l'acqua di cottura
  • Saltare gli ndunderi nella padella insieme alle sardine.
  • Aggiungere il pesto e amalgamare il tutto su fiamma vivace, aggiungendo di tanto in tanto cucchiaiate di acqua di cottura.
  • Impiattare e completare con mandorle tritate.
Con questa ricetta partecipo al contets di Molino Chiavazza "Paste regionali"





martedì 18 settembre 2012

Pane di segale con crudo e melanzane al profumo di mentuccia per una nuova avventura.....

Non sono sparita. Sono ancora qui. E' solo che la mia vita nelle ultime settimane è un tantino cambiata.
Sembra che la spirale del precariato sia svanita e che il miracolo sia avvenuto. 
Finalmente ho anch'io un contratto a tempo indeterminato. Da docente precaria a prof. di mate e fisica a tutti gli effetti!!!!!
Per ora ho una sede provvisoria e che sede!!!! Udite, udite la bella Venezia mi ospita tutti i giorni, con tanto di traversata a piedi di Piazza San Marco, per giungere dall'Accademia fino al sestrier di Castello.
Di certo alla fine di giugno avrò una linea invidiabile, a patto, però, che non mi lasci tentare dai tanti bacari che incontro lungo il cammino. 
E' una sensazione che non so spiegarvi. Vado su e giù e non avverto la stanchezza, tanta è la gioia per avercela fatta. Non ho più tanto tempo da dedicare a queste pagine, ma giuro che ce la metterò tutta per continuare a far crescere questa mia creatura.
Mi spiace non riuscire più a star dietro a tutte le belle iniziative dei miei amici food blogger, ma spero riusciate a perdonarmi!
Intanto tra una traversata e l'altra vi lascio questa ricetta di un pane condito un po' alternativo, davvero gustosissimo.
Se riuscite, provatelo come aperitivo, leggermente tostato e accompagnato da una confettura di pomodori verdi SIGI.....una delizia!!!!




Pane di segale con prosciutto e melanzane al profumo di mentuccia....a lievitazione naturale ovviamente!!!

Ingredienti
200 gr di pasta madre rinfrescata (oppure 20 gr di lievito di birra)
150 gr di farina di segale (200 gr se con lievito di birra)
450 gr di farina 0 (540 gr se con lievito di birra)
330 gr di acqua (400 gr se con lievito di birra)
20 gr di olio di semi di arachidi (30 se con lievito di birra)
1 melanzana grigliata
180 gr di prosciutto crudo a dadini
10 gr di sale
1 cucchiaino di malto d'orzo
mentuccia qb
confettura di pomodori verdi SIGI




  • Nella ciotola della planetaria, con l'aiuto della foglia (K), sciogliere la pasta madre con l'acqua e il malto a bassa velocità. Aggiungere le farine (tenendone da parte 1 cucchiaio di farina 0), il sale e far incordare bene l'impasto, che risulterà morbido ma incordato. Far andare la macchina per qualche minuto a velocità 1.
  • Aggiungere a filo l'olio, gradatamente. Fare in modo che l'impasto rimanga incordato. 
  • Quando tutto l'olio sarà assorbito, montare il gancio, aggiungere la parte di farina tenuta da parte e lavorare un paio di minuti, sempre a velocità 1.
  • Lasciar riposare l'impasto in una ciotola, coperto con pellicola per almeno 30'.
  • Dividere l'impasto in tre parti di ugual peso. 
  • Con l'aiuto di un matterello, stendere le tre parti di impasto in tre strisce strette e lunghe.
  • Sulle strisce, adagiare il prosciutto a dadini e la melanzana grigliata a pezzetti.
  • Profumare con della mentuccia e chiudere le strisce in modo da ottenere tre cordoni, che poi vanno intrecciati.
  • Adagiare la treccia in uno stampo a cassetta e lasciar lievitare fino al bordo.
  • Cuocere a 220° per 30 minuti circa in forno statico.