martedì 26 giugno 2012

Un pane al limone per una colazione dai profumi sorrentini

Che stress! La maturità incalza e fuori la temperatura è rovente! Gli impegni sono tanti ed io riesco a star dietro al blog davvero poco. Che fatica!
La settimana scorsa suonano al campanello di casa. Vado al citofono e con enorme sorpresa mi ritrovo davanti il corriere con bel pacco per me. Si tratta del "signor pacco", quello che solo Nonno Elio (mio padre) riesce a donarmi. Il pacco con i gusti e profumi della mia terra.....terra in tutti sensi. Terra non solo intesa come origini, ma anche soprattutto come casa, come terreno coltivato da sapienti mani di famiglia. 
Apro e ritrovo di tutto...tutto quello che la mia bella campania felix mi ha sempre ragalato: pomodori, melanzane, zucchine e tanti bei limoni! che colori e che profumi!
E' vero: fuori caldo, ma non desisto. La mia pasta madre ha bisogno di un rinfresco e i limoni di essere utilizzati immediatamente! E' così che nasce l'idea di questo bel pane al profumo di limone, ottimo per una colazione con sprint. Intensamente profumato, vi stupirà per la formidabile delicatezza.
Un suggerimento: gustatelo con un buon caffè, aromatizzato con un pezzetto di limone (così come si fa lungo tutta la costiera amalfitana e sorrentina) e con un velo di marmellata al limone Rigoni di Asiago....mi ringrazierete!


Ingredienti
130 gr di pasta madre rinfrescata (in alternativa 20 gr di lievito di birra)
130 ml di latte (200 gr se con lievito di birra)
330 gr di farina (400 gr se con lievito di birra) + 10 gr da inserire alla fine l'uvetta
120 gr di zucchero
1 uovo medio
100 gr di burro
10 gr di sale
100 gr di uvetta sultanina fatta rinvenire in acqua tiepida
marmellata di limoni Rigoni di Asiago


  • Innanzitutto, lavare il limone. Grattugiarne le zeste e tenere da parte il succo di mezzo limone.
  • Nella ciotola della planetaria, spezzettare la pasta madre ed aggiungere il latte e lo zucchero.
  • Azionare la macchina a bassa velocità con la foglia e lasciar sciogliere la pasta madre.
  • Aggiungere i tre quarti circa di farina e lasciar incordare, portando gradatamente la velocità dlla macchina 1,5.
  • Quando l'impasto sarà ben incordato, aggiungere, nell'ordine e di seguito, l'uovo, il sale e la farina rimanente. Lasciar andare la macchina e far in modo che l'impasto rimanga sempre incordato.
  •  A questo punto, aggiungere il burro morbido, ma non in pomata, a pezzetti e non aggiungere il pezzo successivo se il precedente non è stato assorbito dall'impasto. Fare in modo che l'impasto resti sempre incordato durante tutta la lavorazione.
  • Aggiungere l'uvetta ben strizzata, le zeste, il succo di mezzo limone messo da parte e completare con i 10 gr di farina rimanenti.
  • Porre l'impasto a lievitare in uno stampo a cassetta o in uno da plum cake, rivestito con carta forno. 
  • Quando l'impasto avrà raggiunto il bordo dello stampo, cuocere in forno caldo a 220° per circa 40 minuti.


giovedì 21 giugno 2012

Visto che Sfida!

Sapete quanto io adori i contest e le sfide, non tanto perchè io sia una tipa competitiva, quanto piuttosto perchè amo mettermi in gioco, misurarmi, in qualche modo! Così, passando di qui, ho notato questo contest e mi son subito detta "provo"! Tanto più perchè, in un mondo in cui tutto è diventato "social", non potevo esimermi dall'accettare una sfida, lanciata su di un sito che fa social cooking! Sì, perchè "Visto che buono" è proprio questo: una mega community, fatta da tante belle persone, che interagiscono tra loro e condividono una grande passione. Passione, che in molti casi si trasforma in una vera e propria forma d'arte!

Ma andiamo alla sfida, anzi a...."visto che sfida"! Si tratta di otto sfide, in cui otto foodbloggers si misureranno, nella preparazione di un piatto a tema, confrontandosi con chi, tra i candidati, verrà giudicato un valido avversario. Che aspettate allora? Provate a candidarvi entro il 30 giugno per sfidare la bravissima Sandra Salerno di "Un tocco di zenzero"! Come fare? Basta registrarsi alla community e caricare qualche foto e/o un video con la vostra bella ricetta pensata per la sfida e il gioco è fatto! E poi....."visto che premi"?

1° premio: accesso alla finale con Sandra Salerno e pubblicazione della ricetta, con tanto di nome dell'autore, sulle confezioni di un prodotto Calvè o Knorr;

2°premio: un robot da cucina Bosch

3° premio: un workshop con il grande chef Enrico Fiorentini e un week end benessere

Il tema di questa quinta sfida, che vede "Un tocco di zenzero" protagonista, è il "delicatessen"! 

Beh, allora non vi resta che pensare alla ricetta, io la mia l'ho già preparata!

 

Gnocchi di patate al profumo di menta con melanzane al sesamo su salsa al grana 

Ingrdienti per due persone

300 gr di gnocchi patate

2 melanzane 

200 ml di panna da cucina

50 ml di latte

50 gr di grana padano

2 cucchiai di olio

sesamo qb

sale qb

pepe qb

menta qb

brodo qb

1 noce di burro

1 spicchio d'aglio

  • Tagliare le melanzane a pezzetti e adagiarle in una pirofila che possa andare in microonde.
  • Cuocerle per 15 minuti in microonde, in modo che possano perdere l'acqua.
  • Toglierle dal microonde, aggiungere l'olio, salare, pepare e amalgamre il tutto.
  • adagiarle in una teglia da forno, spolverizzare con il sesamo e passarle al grill per una decina di minuti.
  • Tenerle da parte.
  • Nel frattempo, in un pentolino far riscaldare la panna e il latte. Aggiungere un mestolo di brodo e il grana grattuggiato e con una frusta girare il tutto velocemente, fino a che il formaggio si sarà sciolto. Aggiungere altro brodo se necessario. 
  • Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolarli e passarli in padella, con una noce di burro.
  • Aggiungere un paio di cucchiaite di salsa al grana e amalgamare.
  • Impiattare, adagiando la salsa sul fondo del piatto, poi gli gnocchi ed infine le melanzane e decorare con della menta.
  • Buon appetito!

Articolo sponsorizzato

Un fiore di frutta alla lavanda

Caldo, caldo, caldo! Non ne posso più! Quest'afa assurda mi sfinisce, ma soprattutto non ho nessuna voglia di mettermi ai fornelli, figurarsi poi accendere il forno!
Ieri ho constatato quanto possa essere difficile impastare una frolla alle nove del mattino, se all'esterno ci sono 34 gradi! e stiamo parlando solo delle nove del mattino, mica delle tre del pomeriggio!!! La prox volta passerò il burro in freezer per una decina di minuti prima di iniziare la lavorazione! Che stress!
Direte voi: potevi anche fare a meno di mettere le mani in pasta, viste le temperature roventi! E invece, no! No, perché non avrei potuto suggerirvi questa crostata deliziosa, con una crema pasticcera alla lavanda! Davvero particolare nel gusto, emana un profumo delizioso! E poi cosa c'è di meglio che iniziare una giornata così calda con una buona fetta di crostata alla frutta? Nulla, penso!



Ingredienti per la frolla morbida
300 gr di miscela di farina e amido Molino Chiavazza
150 gr di zucchero
200 gr di burro
2 uova medie intere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pizzico di sale
1 pizzico di lievito in polvere

  • Impastare il burro con la farina, velocemente e in modo da ottenere belle grosse briciole.
  • Aggiungere le uova, lo zucchero e i restanti ingredienti e amalgamare il tutto ancora velocemente.
  • Coprire con pellicola e riporre in frigo per almeno un'ora.
  • Al momento di stendere l'impasto, basterà utilizzare le mani. L'impasto, infatti, si presenta molto morbido.
  • Stendere in una teglia da crostata (io 28 cm di diametro) e far riposare in frigo per ancora un'ora.
  • Cuocere in bianco per 40 minuti circa a 160°.


Ingredienti per la crema pasticcera

500 ml di latte
250 ml di panna fresca
4 tuorli
150 gr di zucchero
40 gr di maizena Molino Chiavazza
25 gr di amido di riso
1 cucchiaini di estratto di vaniglia
5 semi o un piccolo rametto di fiori di lavanda
zeste di un limone

Per la decorazione
frutta fresca
gelatina neutra
  • Far bollire metà del latte e lasciarvi in infusione i semi o i fiori di lavanda per circa un'ora.
  • Passato questo tempo, filtrare il latte e aggiungervi la panna e il latte rimanente. Riportare sul fuoco e portare a bollore.
  • A parte, lavorare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro. Amalgamare bene e poi aggiungere la farina di riso e la maizena setacciate insieme.
  • Versare sul composto, il latte (con panna) bollente. Porre di nuovo sul fuoco, mescolare con un cucchiaio di legno e mescolare fino a che il composto non si addensi. 
  • Colare la crema velocemente in un contenitore d’acciaio, spolverizzare con zucchero semolato e ricoprire con pellicola. Porre in frigo a raffreddare.
  • Stendere la crema sul disco di frolla.
  • Decorare a piacere con frutta e spennellare quest'ultima con gelatina neutra.


sabato 16 giugno 2012

Il cinque e cinque: storia di uno street food

Ancora una volta vi parlo della Toscana. Splendida terra, dai colori magici e paesaggi mozzafiato. Terra delle grandi tradizioni, che in tavola regala grandi piatti. Lo scorso anno, al mio rientro dall'Elba, vi ho parlato della "cecìna ". Quella di Plinio, buona e profumatissima, ha deliziato il mio palato e stuzzicato la mia curiosità. 
I suoi racconti sul "5 e 5", lo street food livornese per eccellenza, mi hanno convinta a cercare e sperimentare. 
Si tratta di un bel pezzo di schiacciata, farcito con della cecìna, venduto dai "tortai" toscani, che l'hanno reso un cibo di strada di gran rispetto. E fin dalle sue prime apparizione sui banchi dei tortai viene detto "5 e 5", dalla consuetudine che i clienti avevano di chiedere 5 lire di schiacciata e 5 lire di cecìna!
Vi lascio, dunque, questa bella ricetta e se ci berrete su, come da manuale, una bella spuma, non ve ne pentirete!


Ingredienti per la schiacciata
105 gr di pasta madre rinfrescata (in alternativa 12 gr di lievito di birra)
250 gr di farina 0 Molino Chiavazza
175 gr di farina manitoba Molino Chiavazza (250 gr se con lievito di birra)
210 gr di acqua (250 gr se con lievito di birra) +50 gr per la superficie
25 gr + 25 gr per la superficie di olio extravergine d'oliva Dante Terre Antiche
5 gr di zucchero
rosmarino qb
sale grosso Gemma
  • Nella ciotola della planetaria, mettere la pasta madre (oppure lievito di birra), lo zucchero e metà dell'acqua. Azionare la macchina a bassa velocità e lasciar andare fino allo scioglimento della pasta madre.
  • Aggiungere metà della farina e azionare la macchina, portando la velocità a 1,5 in pochi istanti.
  • nella rimanente acqua, sciogliere il sale ed emulsionare l'olio.
  • A questo punto, aggiungere all'impasto la farina rimanente a cucchiaiate e l'emulsione a filo gradatamente, alternandole tra loro. l'operazione deve avvenire con la planetaria in movimento a velocità 1,5 e facendo in modo che l'impasto resti sempre incordato. Alla fine dovremmo avere un impasto molto morbido e incordato.
  • Lasciar lievitare l'impasto un paio d'ore (30 minuti se con lievito di birra), coperto da pellicola in una ciotola ben oleata.
  • Passato questo tempo, schiacciare bene l'impasto in una teglia rivestita di carta forno e lasciar lievitare ancora un paio d'ore (30 minuti se con lievito di birra).
  • Cuocere in forno caldo statico a 220° per circa 25 minuti.


Ingredienti per la cecìna
125 gr di farina di ceci Molino Chiavazza750 ml di acqua1 cucchiaino di sale fino Gemma1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva Dante Terre Antiche
  • In una terrina, setacciare la farina e diluire piano piano con l’acqua, in cui è stato sciolto il sale, sempre mescolando, fino ad ottenere un impasto liquido e liscio, che andrà fatto riposare in frigo. È bene compiere effettuare quest’operazione 24 ore prima della cottura. Se non si ha tanto tempo a disposizione, lasciar riposare almeno 4 ore in frigo.
  • Ungere, con abbondante olio evo, una teglia bassa e larga quasi quanto il forno in modo che l’impasto non superi il mezzo centimetro d’altezza. 
  • Infornate a 200°, sarà pronta quando in superficie si sarà formata una leggera crosticina.

Con questa ricetta partecipo al contest di Molino Chiavazza "la farina di ceci"






giovedì 14 giugno 2012

La scuola è finita: un buon crostone, con un insolito ingrediente!

La campanella è suonata: chiuso per ferie in quel di Chirignago!
La scorsa settima ho avuto il piacere di partecipare all'ultima lezione-evento dell'anno della Scuola di cucina "Peccati di gola".
"Ore 18 si cena a buffet": questo il tema della serata nella sede di Chirignago.
E che serata, ragazzi: preparazioni deliziose e compagnia stellare.
A dirigere il tutto, la grande esperienza di Roberta Molani, padrona di casa e abile chef, che grazie alle sue manine sante (del resto è conosciuta come la "Capasanta"!!!!) ha sfornato fantastici manicaretti, adattissimi nelle occasioni in cui avete la casa invasa da tanti ospiti affamati! Niente di meglio di un bel buffet!  
Ebbene sì, son qui per lasciarvi una delle ricette del corso, di sicuro effetto...quando assaggerete non riuscirete a credere al vostro palato.


Ma prima di svelarvi l'arcano dell'insolita ricetta, volevo tranquillizzarvi sul fatto che a settembre la scuola riapre i battenti, con un'iniziativa degna di lode.
Si parte il 13 settembre, con l'inaugurazione del nuovo anno "culinario" e una lezione presso il "Centro Polifunzionale San Paolo " di Mestre. Il tema della serata sarà "Antipasti per aperitivo" e il ricavato sarà destinato alle famiglie bisognose della parrocchia.
E le sorprese non son finite perché ad ottobre la scuola ospiterà il maestro Pasticcere Luca Montersino con tre lezioni, assolutamente da non perdere:
  • cucina siciliana: sabato 13 ottobre dalle 9.00 alle 12.00
  • cucina piemontese: domenica 14 ottobre dalle 9.00 alle 12.00
  • cioccolato & c.:  domenica 14 ottobre dalle 14.30 alle 17.30
Per ulteriori info, basta andare qui o scrivere a roberta.molani@peccatidigola.info 
Ma andiamo alla ricetta. Si tratta di un Crostone di pane casereccio grigliato con tonno, emmenthal e peperoni  in agrodolce.



Viste le foto? notato l'insolito ingrediente? Sì, sì, si tratta proprio di pesche. Saranno loro a rendere agrodolce il piatto! Tra tutte le preparazioni eseguite da Roberta, ho scelto questa proprio per la sua originalità e posso assicurarvi che è un qualcosa di eccezionale! L'altra sera li ho preparati per una cena improvvisata con ospiti inattesi: è stato un successone! Dopo l'iniziale scetticismo, i miei ospiti a momenti divoravano anche il piatto!

Ingredienti per 6 crostoni
6 fette di pane casereccio tostate alla griglia
300 gr di tonno sott'olio Mareblu
3 peperoni grigliati e privati della pelle (vanno benissimo anche quelli già pronti in barattolo)
1 cucchiaio di paprica piccante
6 mezze pesche sciroppate
6 fette di emmenthal
prezzemolo



  • Sgocciolare il tonno e farlo in pezzetti;
  • tagliare i peperoni in quadretti e mescolarli al tonno;
  • distribuire il composto su i crostoni tostati;
  • tagliare ogni mezza pesca in tre spicchi e sovrapporli sul tonno e peperoni;
  • cospargere di paprica e disporre sopra ogni crostone una fetta di emmenthal;
  • lasciar gratinare in forno già caldo a 250° per 10 minuti;
  • decorare con prezzemolo tritato prima di servire.

martedì 12 giugno 2012

Un classico rivisitato: prosciutto, melone e una mousse....anzi due

Finalmente l'estate è arrivata e spesso non si ha per niente voglia di mettersi ai fornelli. Meglio qualcosa di fresco, ma appetitoso. Un classico intramontabile, ideale per le giornate calde, è prosciutto e melone, veloce, pratico e gustoso. Spesso lo si abbina ad una buona mozzarella e via, il pranzo è servito. E se trasformassimo questo piatto, in una mousse, anzi due, accompagnata da qualcosina di croccante, in modo da assoporare tutte le consistenze in un unico piatto? Detto fatto!
Questa mousse di bufala e crudo con melone e nocciole è assolutamente divina. E con un goccio di glassa al balsamico tutto diventa super!




Ingredienti per 6 persone
125 gr di prosciutto crudo dolce
250 gr di ricotta di bufala
150 gr di mozzarella di bufala
mezzo melone cantalupo
nocciole in granella qb
glassa di aceto balsamico qb
4 fogli di gelatina (fogli per la mousse di bufala e 2 per quella di crudo)
brandy




  • Far rinvenire la gelatina in acqua fredda
  • Con un mixer ad immersione, frullare metà della ricotta con la mozzarella. 
  • Aggiungere 2 dei 4 fogli di gelatina, precedentemente fatti sciogliere per qualche secondo al microonde.  Amalgamare bene il tutto.
  • La mousse di bufala è pronta. Tenere da parte.
  • Per la mousse di crudo, con un mixer ad immersione, frullare l'altra metà della ricotta con il prosciutto crudo.
  • Aggiungere un cucchiaino di  brandy e 2 dei 4 fogli di gelatina, precedentemente fatti sciogliere per qualche secondo al microonde. Amalgamare bene il tutto.
  • Con l'aiuto i una sac-à-poche, riempire degli stampini di silicone per mini muffin (si può utilizzare la forma che più si desidera), prima con la mousse al prosciutto e poi con quella alla mozzarella.
  • Far rassodare in freezer per un paio d'ore, poi porre in frigo fino al momento di servire.
  • Comporre il piatto, mettendo al centro la mousse sformata, con accanto qualche fetta di melone.
  • Adagiare la granella sulla superficie della mousse e decorare con qualche giro di glassa all'aceto balsamico, che dona al piatto una nota di acidità che non guasta. 
Con questa ricetta partecipo al contest "Se avessi un ristorante", organizzato da "Le pellegrine Artusi", nella categoria piatti tradizionali italiani.


mercoledì 6 giugno 2012

Quanti modi di fare e rifare: le pucce coi fiocchi

Questa è la volta delle pucce leccesi di Vale. Quanti modi di fare e rifare ci porta in Puglia per giugno!
Io le conosco bene le pucce e tutte le volte che sono in vacanza a Maruggio, ne mangio qualcuna. 
Di solito concludono le pizzate estive, quelle in cui ci si riunisce in folti gruppi e si preparano le pizze nel forno a legna di campagna.Gli ultimi panetti di impasto si schiacciano e si mettono a cuocere nel forno rovente. Il calore le fa gonfiare, in modo che si crei all'interno il vuoto, tale da renderle adatte a essere farcite come veri e propri panini.
Come dicevo, questo mese ad accoglierci nella sua cucina è vale di " in cucina senza glutine". 
Bellissima, la sua ricetta senza glutine delle pucce, ma ancor più interessante per me è stato il suo aggiornamento glutinoso. E' da qui che son partita per donarvi la mia versione. Grazie alle dritte di vale e alla mia esperienza sul campo, ne è venuta fuori una versione niente male! Per creare il vuoto all'interno, ho cotte le pucce sulla leccarda rovente capovolta. Il risultato? soddisfacentissimo ed io non potevo che assaporarla con mozzarella e pomodori, la mia preferita.  E se poi provate ad aggiungere della pancetta calabrese rimarrete estasiati! E a tal proposito vorrei ringraziare Christian  e Graziella per il gentil dono!



Ingredienti per 4 pucce
250 gr di farina 0
250 gr di semola rimacinata di grano duro
280 gr di acqua
25 gr di fiocchi di patate
10 gr di sale
20 gr di olio
15 gr di lievito di birra







  • Sciogliere il lievito nell'acqua.
  • Aggiungere le farine e i fiocchi di patate.
  • Impastare a lungo e aggiungere il sale quando l'impasto è ancora umido.
  • Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e alla fine aggiungere l'olio a filo.
  • Si otterrà un impasto molto morbido.
  • lasciar riposare un'ora.
  • Dividere l'impasto in panetti da circa 200 gr cadauno.
  • Far lievitare ancora fino al raddoppio.
  • Accendere il forno e portarlo al massimo, con la leccarda posizionata sul fondo e capovolta.
  • quando il forno si sarà riscaldato, schicciare leggermente un panetto al centro, lasciandolo i bordi pi spessi. Infornare direttamente sulla leccarda rovente. Dopo circa 15 minuti la puccia è pronta
  • Farcire a piacere.


lunedì 4 giugno 2012

La vacanza premio e la pagnotta multicereali per iniziare la settimana con sprint

Oggi voglio parlarvi di un posto bellissimo, immerso nel verde della campagna pisana.
Un posto da sogno, dove è possibile rilassarsi e dimenticare i problemi di tutti i giorni. 
Due settimane fa, con marito e figlia a seguito, mi son goduta il weekend premio, che mi ero guadagnata, grazie all'iniziativa, degna di lode, di Nani. Così, siam partiti alla volta di Pieve di Santa Luce, dove ad attenderci abbiamo trovato Mascia e la sua bella famiglia.
Mascia e Ovidio gestiscono il resort "Poggio alla Pieve", un antico casale del XVIII secolo, che dopo esser stato ristrutturato, è stato adibito ad accogliere i suoi fortunati ospiti. Oltre a godere di una posizione strategica che consente di raggiungere la costa e le più rinomate località turistiche, la struttura è divisa in nove fantastici appartamenti e il parco giochi per i bambini renderà la vacanza piacevolissima anche ai più piccoli.  Non esitate a prenotare lì le vostre vacanze: mi ringrazierete per avervi dato questo suggerimento!



Ma andiamo alla ricetta! Scorrendo le ultime ricette, mi son resa conto che è un pezzo che non pubblico il risultato di una panificazione. tranquilli la pasta madre è ancora lì viva e vegeta e continuo a panificare allegramente. E siccome ormai è passto un bel pò di tempo dall'ultima ricetta di un pane, oggi voglio regalarvene una. Ovviamente tempi lunghi, ma profumo e sapori unici! In ogno caso vi lascio anche la versione con lievito di birra, ma inutile dire che non è la stessa cosa!





Pagnotta multicereali ai semi di zucca
Ingredienti per due pagnotte da circa 1 Kg
400 gr di pasta madre rinfrescata (30 gr di lievito di birra)
750-800 gr di acqua (800-900 gr se con lievito di birra)
400 gr di farina 0  (500 gr se con lievito di birra)
200 gr di farina di farro (250 gr con lievito di birra)
200 gr di farina di avena  (250 gr con lievito di birra)
200 gr di farina di orzo  (250 gr con lievito di birra)
200 gr di farina di kamut
100 gr di semi di zucca
30 gr di sale
12 gr di malto d'orzo




  • Inserire nella ciotola dell'impastatrice 700 gr di acqua, la pasta madre e il malto d'orzo. Montare la foglia (gancio K) e far andare la macchina a bassa velocità, fino al completo scioglimento della pasta madre.
  • Aggiungere le farine e azionare la macchina a velocità 1,5. Far andare fino a che la farina avrà assorbito l'acqua (circa un minuto). Aggiungere il sale, fintanto che l'impasto risulti ancora umido.
  • aggiungere l'ultima parte di acqua gradatamente e arrestarsi qualora non ne assorbe più. Ovviamente la quantità di acqua dipende dall'assorbiemnto delle farine.
  • Montare il gancio e impastare a lungo, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
  • Spegnere la macchina e porre l'impasto su di un piano di lavoro leggermente infarinato. Lavorare brevemente e riporlo in una ciotola a riposare per almeno due ore, ricoperto da pellicola.
  • Trascorso questo tempo, prendere l'impasto ed eseguire un giro di pieghe di rinforzo, come segue:  
  • stendere l'impasto in un rettangolo con le mani, facendo attenzione a non far fuoriuscire i gas prodotti dalla prima lievitazione; portare il lembo superiore verso il centro e sovrapporvi il lembo inferiore. Si ottiene, così, un rettangolo più stretto, di cui ora vanno sovrapposti i lembi destro e sinistro, portandoli verso il centro, come fatto prima. Porre nuovamente nella ciotola a riposare, con le pieghe sotto e coperto da pellicola.
  • Dopo un'ora, dare un altro giro di pieghe di rinforzo. Lasciar riposare ancora un'ora.
  • A questo punto, dividere l'impasto in due parti uguali con un taglio netto. Rivestire con un canovaccio di lino (o anche cotone pesante) due cestini rotondi o ciotole abbastanza capienti. Cospargere il canovaccio di abbondante semola rimacinata (volendo anche farina di riso che brucia meno rapidamente).
  • Riprendere gli impasti e sul piano di lavoro spolverizzato di farina, dare la forma tondeggiante di pagnotta.
  • Porre gli impasti nel cestino (o ciotola), spolverizzare la superficie di semola (o farina) e ripiegare i lembi del canovaccio sulla pagnotta. Sigillare il cestino (o ciotola) con la pellicola.
  • Far lievitare le pagnotte fino a che l'impasto triplicherà.
  • Una volta che l'impasto sarà lievitato, accendere il forno a 250°C e porre al suo interno una piccola teglia con dell'acqua, che fornirà il giusto vapore per la cottura. Mettere all'interno del forno anche la leccarda capovolta, che, una volta che il forno sarà arrivato a temperatura, sarà diventata rovente.**
  • Quando il forno sarà giunto a temperatura, eliminare la pellicola dal cestino (o ciotola), staccare delicatamente il canovaccio dalla superficie della pagnotta e con l'aiuto di una paletta da forno o vassoio capovolto, ma spolverizzato di semola, far scivolare la pagnotta sulla leccarda.
  • Ovviamnete le pagnotte vanno intagliate sulla paletta.
  • Cuocere per i primi 30 minuti a 250°, poi abbassare a 200° la temperatura e togliere la teglia con l'acqua, in modo da consentire alla crosta di formarsi. Continuare la cottura per ancora 20/30 minuti con il forno in fessura.
  • Spegnere il forno. Attendere qualche minuto, poi sfornare e far raffreddare in posizione verticale.




**Cuocere il pane sulla leccarda capovolta, simula la cottura in forno a legna! Per chi dovesse trovarla un'operazione complicata, consulti pure la mia ricetta del pane cafone.

venerdì 1 giugno 2012

Uova sode....un tantino in purgatorio!

Da ragazzina, ricordo, che al lunedì mangiavo spesso le uova in purgatorio. 
Avete presente quelle uova che galleggiano nel sugo di pomodoro? Sì, sono proprio quelle.
Ricordo che mi piacevano un sacco e che mio padre (lo chef di casa) le preparava rigorosamente di lunedì per eliminare gli avanzi di ragù della domenica! Divine! Quando ho deciso di partecipare al contest indetto da Pomì, avevo proprio loro in mente. Poi con un po' di fantasia e con un occhio rivolto alla digeribilità del piatto, ho stravolto un po' la ricetta, che partecipa al contest Pomì d'autore, indetto da Pomì. Votatemiiiiiiiiiiiiiiiiii! Basta andare qui e cercare la mia ricetta nella sezione "Ricette tra tradizione e innovazione".  Buon appetito.


Ingredienti per 4 persone
4 uove
1 confezione da 400 gr di pomodori a cubetti Pomì
1 spicchio di aglio
15 gr di olio
formaggio filante qb
sale qb
pepe qb
basilico qb




  • Preparare la salsa di pomodoro, come segue: riscaldare l'olio e far imbiondire l'aglio. Eliminare quest'ultimo e aggiungere i pomodori a cubetti. Salare e pepare e far cuocere una ventina di minuti a fuoco medio- basso.
  • Cuocere le uova in acqua bollente fino a farle rassodare (7 minuti dal bollore, secondo manuale)
  • Sgusciarle fin tanto che sono calde.
  • Tagliare le uova in due parti e mettere da parte gli albumi.
  • Schiacciare i tuorli e amalgamare a questi un terzo della salsa di pomodoro, fino ad ottenere una cremina.
  • Con questa crema, farcire l'interno delle uova e servire su uno specchio di sugo di pomodoro caldo.
  • completare il piatto, con pezzetti di formaggio filante.
  • Servire caldo.