lunedì 28 maggio 2012

E' questione di identità!

Inizio subito con il darvi una bella notizia.
Venerdì scorso presso l'Enoteca Veneta di Conegliano si è tenuta la finale del contest "l'abbinamento perfetto", organizzato dalla dolcissima Angela Maci del blog Sorelle in pentola, in collaborazione con Uvive e Enoteca Veneta. I miei ravioli integrali al baccalà mantecato con crema di asparagi e mandorle, oltre ad arrivare in finale, si sono aggiudicati la serata, tra i complimenti di tutti i presenti. Immaginerete la mia sorpresa e soddisfazione!
Davvero una gran bella serata, in cui i grandi vini veneti l'hanno fatta da padroni.
Questo evento, per me ha rappresentato la prima vera e propria "uscita pubblica" (scusate la falsa modestia!), per cui non vi nascondo l'imbarazzo!
Un'esperienza non da poco, che mi ha permesso di conoscere tante belle persone.
Innanzitutto Angela Maci, una donna brillante, dolcissima, a cui non può che andare tutta la mia stima e ammirazione per aver fatto della sua passione, non solo una professione, ma una filosofia di vita!
E poi tutto lo staff dell' Enoteca Veneta, che mi ha aiutato a realizzare il piatto per la serata! Anche questa una bella esperienza.
Luisa Gambino di qbincucinaquantobasta, con il suo delizioso flan, e Francesca Bacchetto, con il suo gustosissimo risotto ai piselli e morlacco, sono state due ottime compagne di avventura e spero tanto ci saranno altre graditissime occasioni per rincontrarle!


Un ringraziamento a tutta questa bella gente è doveroso! Così come lo è un saluto speciale a tutte le blogger presenti in sala, che ho avuto il piacere di conoscere, in particolare ad Ombretta di Dolcemeringa....grazie a questa bellissima serata, abbiamo dato un volto (anzi due!!!!) alla nostra amicizia virtuale!
Ma soffermiamoci un attimo sul concetto di identità...Effettivamente tale concetto è fortemente legato al contesto in cui si vive, nel senso che ogni individuo costruisce se stesso a seconda dell'ambiente o del gruppo sociale di cui fa parte. Ma ora, ditemi: siccome questo contest invitava a concepire un piatto che racchiudesse in sè l'identità veneta, sarà mica che soffro di sdoppiamento della personalità?
tranquilli, è solo una batutta! ma scherzi a parte, questa vittoria per me ha un significato particolare, rappresenta  un po' una conferma. La conferma di essere riuscita ad integrarmi in questo territorio meraviglioso, che anche a tavola riesce ad esprimersi al meglio, con prodotti agroalimentari di eccellenza!

buona settimana a tutti
Spery

mercoledì 23 maggio 2012

Sapori ritrovati e buon compleanno Maury



Mille anni e poi mille

Non possono bastare

Per dire

La microeternità

Di quando m'hai baciata
Di quando t'ho baciato
Un mattino nella luce dell'inverno

Queste poche righe per augurarti buon compleanno e per ringraziarti di essere così come sei......

Happy birthday Maury





Conoscete il mio legame con la terra dei Messapi.
Oltre a rimanere stregata dal marito fascinoso, che oggi compie gli anni, la cucina pugliese mi ha travolta con i suoi profumi e la sua poesia.
Cucinare, in Puglia, è un'arte, l'arte di riuscire a portare in tavola sapori autentici e genuini, dalle verdure al pesce fresco, dal grande olio ai corposi vini. Come avete già letto qui, grazie a mio marito ho imparato a fare le orecchiette, che gli preparo spesso, soprattutto di domenica (proprio come si usa fare dalle sue parti), per fargli sentire meno la mancanza della sua terra. 
Ed oggi che siamo in clima di festeggiamenti ho voluto rendergli omaggio, dedicandogli pure la ricetta!
Nel mio lavoro continuo di ricerca e sperimentazioni culinarie, mi sono imbattutta, stavolta, nel grano arso.
Il "gren iars", così come risuona nel dialetto salentino, un tempo, si otteneva dalla macinazione del grano raccolto dopo la bruciatura delle stoppie ed era destinata alle persone meno abbienti che non potevano permettersi la semola rimacinata per il loro profumatissimo pane o per la loro pasta. Oggi il grano arso si ottiene dalla macinazione del grano duro precedentemente tostato. 
Dal profumo intenso, dona alla pasta fatta in casa un colore inusuale e un retrogusto particolarissimo.
Quando ho reperito il sacchetto di questa magica farina di un tempo, non potevo farmi sfuggire l'occasione per fare un tuffo nel passato e presentarvi un vero piatto della tradizione: orecchiette di grano arso con pomodoro fresco e cacio ricotta.






Ingredienti per 2 persone
200 gr di semola rimacinata di grano duro Molino chiavazza
40 gr di farina di grano arso
acqua qb
500 gr di passata di pomodoro
1 cipolla
basilico qb
cacioricotta grattugiata qb
sale fino qb
25 gr di olio evo Dante terre antiche

    • Impastare la semola e la farina di grano arso, con tanta acqua quanto basta ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e non molto morbido.
    • Preparare la pasta, come spiegato qui, aiutandosi con un coltello.
    • Lasciare asciugare la pasta per 24 ore avvolta in un panno di lino o cotone pesante. 
    • Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e condire con la salsa di pomodoro, preprarata come segue.
    • In una pentola, far soffriggere la cipolla tagliata a julienne. Aggiungere la passata, aggiustare di sale e cuocere per circa 40 minuti, fino a che la salsa si sarà ben addensata.
          • Condire le orecchiette e spolverizzare con la cacioricotta.

Con questa ricetta partecipo al contest "tu te li fai due spaghi" di sissima di "acqua e farina"


mercoledì 16 maggio 2012

L'abbinamento perfetto: ravioli integrali di baccalà mantecato con salsa di asparagi verdi

Ormai si è capito! Adoro il baccalà mantecato. La ritengo una prelibatezza per palati fini, la quintessenza della delicatezza! Potrà sembrare esagerato, ma non lo è. 
Per me rappresenta il piatto della cucina veneta per eccellenza e lo mangerei con qualsiasi cosa. Qui l'ho provato con i piselli, qui con i bruscandoli, ed ora è arrivato il momento degli asparagi.
Ma ditemi quale migliore consacrazione poteva avere la mia beneamata pietanza se non legarsi egregiamente con questi fantastici ortaggi di stagione, tipici del territorio veneto? 
Io direi: nessuna!!
L'idea mi è venuta, passando di qui, dal blog Sorelle in pentola delle fantastiche sorelle Maci.
Davvero una bella iniziativa quella del contest "l'abbinamento perfetto", a cui non potevo mancare.
Si tratta di ideare un piatto con prodotti tipici del territorio da abbinare egregiamente ad uno dei vini veneti proposti dal contest. 
E dunque vi propongo questi ravioli integrali, con baccalà mantecato e salsa di asparagi e mandorle. Una vera delizia fidatevi! 
La nota rustica della sfoglia integrale del raviolo ben si sposa con la delicatezza del baccalà mantecato, che a sua volta si contrappone piacevolmente al palato con  l'acidità degli asparagi. Questo piatto è tutto un gioco di contrasti di sapori, profumi e consistenze.... la morbidezza della salsa di asparagi e la croccantezza delle mandorle, la ruvidità della sfoglia integrale e la cremosità del baccalà mantecato.
E se poi ci bevete su un bel bicchiere di Durello doc, tutto si armonizzerà alla perfezione!
Buon appetito!


Ingredienti per il baccalà mantecato
250 gr di baccalà essiccato e fatto rinvenire in acqua
250 ml di latte intero
125 gr di olio evo 
sale fino qb
aglio qb
pepe bianco  qb
prezzemolo qb
  • Cuocere il baccalà nel latte, aromatizzato con un po' di pepe.
  • Scolare il baccalà dal latte, che verrà tenuto da parte e lasciar raffreddare.
  • Nella ciotola di un mixer ad immersione, sbriciolare il baccalà con l'aglio e aggiungere l'olio a filo, azionando il mixer ed emulsionando proprio come si fa per la maionese. Se non dovesse risultare abbastanza cremoso, aggiungere il latte di cottura del pesce. 
  • Salare se necessario (attenzione perché il baccalà è già abbastanza salato!!!!), aggiungere il prezzemolo tritato e mettere in frigo fino all'utilizzo.

Ingredienti per i ravioli per 3 persone
200 gr di semola rimacinata di grano duro
100 gr di farina integrale
acqua qb
baccalà mantecato
  • impastare le farine con tanta acqua fino ad ottenere un impasto sodo e consistente.
  • far riposare l'impasto in frigo per almeno 15 minuti.
  • Tirare la sfoglia e con coppapasta rotondo, ricavare tanti dischi.
  • Al centro di ogni disco, aggiungere un cucchiaino di baccalà mantecato e chiudere, formando il raviolo, con l'apposito utensile o con l'aiuto di una forchetta.


Ingredienti per la salsa agli asparagi verdi e mandorle
15 asparagi verdi
70 gr di mandorle pelate
2 cucchiai di olio evo 
sale fino qb
pepe bianco qb
  • Mondare gli asparagi, eliminando la parte più dura dei gambi.
  • Cuocere gli asparagi in acqua salata.
  • Tagliare le punte e tenerle da parte.
  • Mettere i gambi di una decina di asparagi in un frullatore ad immersione, insieme alle mandorle e frullare il tutto, aggiungendo l'olio a filo, come si fa per la maionese.
  • Aggiustare di sale e pepe.
Composizione del piatto
  • Cuocere in abbondante acqua salata, i ravioli.
  • Nel frattempo, in una padella scaldare due cucchiai di olio evo e far imbiondire l'aglio.
  • Eliminare l'aglio e aggiungere i gambi spezzettati dei rimanenti asparagi. Lasciar insaporire qualche minuto. Salare.
  • Nella stessa padella aggiungere i ravioli e amalgamare il tutto.
  • Comporre il piatto, adagiando sul fondo la crema di asparagi e mandorle. 
  • Sistemare i ravioli sopra la crema di asparagi e cospargere la superficie di questi ultimi con mandorle a pezzetti.
  • Decorare il piatto con le punte di asparagi messe da parte.


lunedì 14 maggio 2012

Una festa della mamma gluten free

Lo so arrivo tremendamente in ritardo anche per fare gli auguri a tutte le mamme! Ma ho avuto un weekend piuttosto impegnato! A proposito di questo, vi chiedo di rimanere sintonizzati su queste frequenze perché a breve vi beccate proprio un bel resoconto di questo fantastico fine settimana!!!!
Poesie, fiori, rose e cioccolatini....ma l'amore per una madre è incondizionato, queste frivolezze sono superflue e alla mia di mamma, dalla quale mi separano un bel po' di kilometri, voglio solo dire che mi manca tanto.....
Vi lascio con questa bella ricettina gluten free, la prima di questo genere nel mio blog!
Buon inizio settimana con questo plum cake variegato gluten free.





Ingredienti
250 gr di yogurt naturale
4 uova intere medie
320 gr di zucchero di canna
240 gr di amido di mais
240 gr di farina di riso
30 gr di baking
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
75 ml di olio di semi di arachidi
zeste di un'arancia
2 cucchiai rasi di cacao amaro


  • In una ciotola capiente, lavorare le uova con lo zucchero di canna fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro non eccessivamente montato. Utilizzare lo sbattitore elettrico....è tutto più veloce.
  • Aggiungere lo yogurt ed amalgamare velocemente.
  • Aggiungere poi le farine, l'olio, l'estratto e le zeste e amalgamare ben bene il tutto. 
  • Alla fine aggiungere il lievito e lavorare ancora qualche istante l'impasto.
  • In uno stampo da plum cake imburrato, versare poco più della metà dell'impasto ottenuto.
  • Nella restante parte, aggiungere il cacao e versare il tutto nello stampo, sopra l'impasto bianco.
  • Cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per circa 45 minuti.

mercoledì 9 maggio 2012

L'uomo dei macarons.....

Tranquilli, non si tratta di un francese. Sì, perché i dolcetti preferiti di Maria Antonietta non si fanno solo Oltralpe! Per fortuna, siamo diventati bravi anche in madre Patria!!! 
La settimana scorsa, la scuola di cucina "Peccati di gola" ha organizzato un bellissimo corso, che aveva come tema i famosi dolcetti ed io, che son sempre stata affascinata da questi piccoli "gioiellini" dolci, non ho esitato un attimo a partecipare! 
Passatemi il termine "gioiellini", per favore! I macarons sono bellissimi, buonissimi, ma provate a fare un giro a Milano e a soffermarvi davanti alla vetrina della nota pasticceria francese che li ha lanciati.....costano un botto!!!! Probabilmente, se provate a fare due conti, battono il prezzo dell'oro (al kg, s'intende)!!! 
Ma torniamo all'uomo.....
Appena metto piede nella sede di Chirignago della scuola (Mestre), mi presento all'uomo e subito capisco che c'è qualcosa di familiare. Bastano due parole et voilà.....l'accento! 
L'uomo è Francesco Gagliardi, napoletano verace, meridionale doc, proprio come me!
Ci racconta di lui, di come da scultore di presepi sia diventato pasticcere. 
Cresciuto nel laboratorio di Scaturchio (a piazza san Domenico a Napoli .....se passate di lì, regalatevi una sfogliatella..... è strabiliante!!!!!!), ha applicato l'arte, che le scorre nelle vene, alla pasticceria.
Sì perché Francesco può essere tranquillamente definito "un pasticcere scultore". Oltre ad essere bravo con i macarons, lui realizza vere e proprie sculture con il cioccolato, la pasta di zucchero, il cioccolato plastico. Potremmo definirlo un cake-designer, ma questo termine è improprio! Sì perché Francesco ci tiene a sottolineare che le sue opere sono tutte fatte rigorosamente a mano, senza l'ausilio di alcuno stampo!
Ho sempre saputo che fare i macarons no è impresa semplicissima, ma, a vedere Francesco all'opera, sembra un gioco da ragazzi.
Macaronage, croutage, pochage.....quanti bei francesismi....e tra un francesismo e l'altro tutti all'opera a produrre macarons, con la supervisione dell'uomo! 
Davvero una gran bella serata a "Peccati di gola", che ha prodotto anche i suoi frutti! Ovviamente di ritorno dal corso, mi sono subito fiondata  e cimentata nella preparazione dei "gioiellini", mettendo in pratica i consigli di Francesco. Diciamo che sono abbastanza soddisfatta del risultato, che non vedrete in foto....meglio aspettare risultati migliori!!! Vi lascio, però, una carrellata di foto del corso!



domenica 6 maggio 2012

Al contadino non far sapere......quanto son buoni i ravioli di pere

Eccomi di nuovo qui, alle prese con un altro appuntamento fisso.  Sto parlando di "Quanti modi di fare e rifare", l'appuntamento del 6 di ogni mese alle otto del mattino, organizzato da Anna di "C'è di mezzo il mare" e da Ornella di  ""Il giardino dei sapori e dei colori" .
Questa volta siamo state tutte ospiti di Elena di "Lo zibaldone culinario".  
Una gran bella ricetta la sua: ravioli di pere con speck e aceto balsamico, che io ho voluto un pò rivisitare, rimanendo più in linea con la stagione primaverile, preservando, però, l'abbinamento delle pere con il formaggio.
Mai più azzeccato fu il famoso proverbio "al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere"....sì perché se per cacio intendiamo un mix tra gorgonzola e mascarpone, vi posso assicurare che l'abbinamento è divino!!! 
Nella mia rivisitazione, dunque, invece che la ricotta (prevista nella ricetta di Elena) ho utilizzato il gorgonzola  al mascarpone e condito il tutto con olio alle nocciole. Anche l'acidità di quest'ultimo ben si sposa con la dolcezza delle pere. L'olio alle nocciole mi è sembrata una valida alternativa allo speck e aceto di Elena, alternativa che ben si addice alla stagione che stiamo vivendo. La pasta all'uovo l'ho realizzata, utilizzando della farina di farro, che lascia un retrogusto di nocciola, perfetto con il condimento.
A tutti, una buona domenica e, se proprio vi va, preparate questa delizia per il vostro pranzo di oggi!
Del resto sono solo le otto del mattino...avete tutto il tempo!!!!!!


Ingredienti per la sfoglia
100 gr di farina di farro
100 gr di miscela per pasta fresca Molino Chiavazza
4 tuorli d'uova grandi
acqua qb

Ingredienti per la farcia
1 pera 
150 gr di gorgonzola al mascarpone
sale Gemma qb
olio alla nocciola Pariani qb
timo limone qb




  • Preparare la sfoglia per la pasta, impastando le farine con le uova e tanta acqua quanta ne basta ad ottenere un impasto sodo (dipende dall'assorbimento delle uova, ma ne basterà davvero poca).
  • Lasciar riposare un paio d'ore.
  • Tirare la sfoglia e con l'aiuto di un coppa pasta rotondo, ricavare dei cerchi.
  • Nel centro di questi ultimi, porre un pezzetto di pera e un cucchiaino di gorgonzola.
  • Richiudere a mò di raviolo, utilizzando l'apposito attrezzo o aiutandosi con una forchetta.
  • Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata e condire con un filo d'olio alla nocciola a crudo e qualche fogliolina di timo limone.
Con questa ricetta partecipo a "Quanti modi di fare e rifare"

mercoledì 2 maggio 2012

Il cous cous di Cinzia

Ma quanto mi piacciono questi giochi virtuali, contest e scambi, che consentono nuove conoscenze e permettono di sbirciare, con uno scopo ben preciso, nella blogosfera! E se la blogosfera in questione è quella culinaria, tanto meglio!!!
Quando ho deciso di partecipare a "dai, ci scambiamo una ricetta", mai mi sarei immaginata che sarei finita in coppia proprio con l'ideatrice di questo scambio virtuale, che è qualcosa di davvero originale!
Una vera e propria genialata, che solo Cinzia di "Il ricettario di Cinzia" poteva ideare.
Lei è una tosta. Mi son bastate un paio di mail per rendermene conto. Me la immagino tra i colori e i profumi della sua bella bottega a dispensare consigli culinari ai suoi clienti.
Rileggendo i suoi post, ho immediatamente capito che stavo pescando in una miniera d'oro. 
Ce n'è per tutti i gusti, per tutte le portate e per ogni occasione! E se proprio avete una vita frenetica e movimentata, tra le sue pagine troverete tante belle ricette veloci, ma d'effetto, per stupire piacevolmente i vostri commensali!
Inutile dire che scegliere la ricetta non è stato per niente facile! 
In un primo momento avevo adocchiato il suo impasto per pizza soffice, ma poi ho pensato che questa poteva essere una buona occasione per distaccarmi dal mondo dei lievitati! 
Poi son capitata sul suo pollo tandoori, ma trovare le spezie giuste da questi parti è stata un'impresa impossibile. 
In compenso, cara Cinzia, spero tanto di poter andare insieme a te e alla tua dolce metà a mangiare un buonissimo pollo tandoori al ristorante indiano a Venezia: sappiate che il mio invito è sempre valido! Vi aspetto! 

A vedere il suo piatto e a leggere la ricetta, mi son fatta l'idea di un piatto fresco, ideale per la primavera, che ormai ha fatto capolino nelle nostre giornate e così l'ho provato. Ho replicato la sua ricetta fedelmente, nel procedimento, ma sostituendo il cous cous di farro con quello normale. Una vera delizia, la cui freschezza non era solo un fatto visivo, ma assolutamente da assaporare!!!
Grazie Cinzia per aver ideato questo scambio fantasticamente intelligente, per avermi dato la possibilità di sbirciare tra le tue delizie, per avermi raccontato tante belle cose di te e mi raccomando.....al prossimo scambio voglio assolutamente esserci!!!!


Ingredienti (per 4 persone)
300gr di cous cous Molino Chiavazza
2 lime
16 code di gamberoni
1 zucchina
1/2 melanzana
30 pomodori datterini
1 carota
olio evo Dante terre antiche
sale di Maldon
Radicchio di Treviso
1 mela Granny Smith



  • Accendere il forno a 180° statico.
  • Lavare e tagliare tutte la verdure.
  • Tagliare a metà i pomodorini.
  • Disporre tutte le verdure sulla leccarda foderata di carta da forno e spennellarle con un emulsione fatta con il succo di un lime e un cucchiaio di olio. Cospargere con abbondante sale di Maldon
  • Infornare per circa 10 minuti.
  • Nel frattempo preparare il cous cous, come indicato nella confezione.
  • Pulire i gamberi dal carapace e privateli dell’intestino, metterli in una teglia e irrorarli con il succo di un lime, 2 cucchiai di olio e abbondante sale di Maldon. Infornare per 5 minuti.
  • Mescolare le verdure (lasciar da parte un quarto di cespo di radicchio) al cous cous e aggiungere i gamberi, lasciandone da parte qualcuno per la guarnizione.
  • Con l'aiuto di un coppa pasta rotonda, impiattare, guarnendo come più vi piace.