mercoledì 5 ottobre 2011

Ancora un piatto del ricordo...........pastiera di grano salata

Della pastiera di zia Maria ho già parlato tanto qui. Aveva le mani d'oro, lei. Donna d'altri tempi, oggi la definiremmo un'artista a tutto tondo. Ricamatrice esperta, sarta sopraffina e cuoca da svenimento, riusciva a trasformare qualsiasi cosa avesse tra le mani in capolavoro. E un suo capolavoro, rimane, nella mente dei ricordi, la versione salata della pastiera, che era d'obbligo nel periodo pasquale, ma che replicava spesso durante l'anno, per la grande gioia dei suoi commensali, e soprattutto di Luigino (mio fratello!!!! é così che adorava chiamarlo!). Dopo aver preparato il grano, lei ne metteva da parte un paio di mestoli, in modo da utilizzarlo per questa preparazione, dal gusto particolarissimo e dal profumo indimenticabile.
E allora perché non utilizzare questa ricetta per partecipare ancora una volta alle belle iniziative di Molino Chiavazza? Dopo gli ultimi successi, non potevo esimermi dal farlo! E poi, passando per il blog di Lianina e avendo notato questo contest, ho deciso di presentarvi questa ricetta, alla quale ho apportato qualche modifica. Zia Maria preparava, per la base della crostata salata, una sorta di pasta brisè, utilizzando esclusivamente strutto casalingo. Eh sì, sull'utilizzo dello strutto per la frolla ho già detto qui e qui e per le ziette guai a pronunciare la parola burro!!!!!!!! Sacrilegio!!!!! Io ho optato per una frolla salata profumata al pecorino, con tanto di uova ed esclusivamente burro.
Per il ripieno, ho utilizzato grano saraceno: accentua la nota rustica della preparazione e ben si equilibra con il pecorino della frolla. Ma andiamo alla ricetta.....



Ingredienti per la frolla
220 gr di burro
300 gr di farina 00 Molino Chiavazza
100 gr di miscela di farina e amido Molino Chiavaza
2 tuorli
50 gr di pecorino
50 gr di latte
1 pizzico di sale dei papi Tecal




Ingredienti per il ripieno
200 gr di grano saraceno decorticato Melandri Gaudenzi
300 gr di latte intero
30 gr di burro
1 presa di sale dei papi Tecal
1 pizzico di noce moscata
150 gr di ricotta
100 gr di ricotta di bufala
150 gr di prosciutto cotto a dadini





  • Per la frolla, lavorare il burro morbido a pezzetti con la farina, in modo da ottenere un ammasso di briciole. Aggiungere gli altri ingredienti e lavorare il tutto molto velocemente, in modo da ottenere un panetto morbido che andrà fatto riposare in frigo per almeno due ore.
  • Nel frattempo, cuocere in una casseruola con il fondo spesso, il grano saraceno con il latte, il burro, il sale e la noce moscata, fino a che il grano avrà assorbito tutto il latte. Lasciar raffreddare il composto.
  • Quando la crema si sarà raffreddata, aggiungere la ricotta e il prosciutto cotto.
  • Stendere la frolla (tenendone da parte un pezzo per le strisce) direttamente sulla carta forno, che andrà adagiata nella teglia. Per queste dosi può andar bene uno stampo da crostata da 26 cm di diametro. 
  • All'interno del guscio di frolla, adagiare il ripieno e completare con le strisce, a mò di crostata.
  • Cuocere in forno caldo a 180° per 30' circa.
Dunque, questa ricetta partecipa alle seguenti iniziative

http://cultura-del-frumento.blogspot.com/2011/09/il-quinto-contest-mani-in-pasta.html




Contest di La Pentolaccia e Sapori di casa